Rivista universitaria torinese di Storia Militare

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I° Conferenza di Arma VirumQue

Sabato 9 aprile alle ore 16.45. presso il Club Scherma Torino, nell’elegantissima Villa Glicini (Viale Carlo Ceppi, 5) si terrà la presentazione INEDITA del IV numero di Arma VirumQue.

orario del programma:

16.30-16.45 Accoglienza
16.45 – 17.00 Ringraziamenti e note introduttive
17.00 – 18.30 Discussione degli interventi

Durante la conferenza si illustrerà la nascita dell’Associazione di Arma VirumQue e verrà presentato il IV numero.

Gli autori discuteranno del contenuto dei loro articoli, elaborati e ricerche, lasciando al termine uno spazio di dibattito per gli interventi del pubblico.

Inoltre, vi sarà la possibilità di fermarsi a cena con i relatori e gli amici di Arma.

Con i saluti di Virgilio Ilari, presidente della Società Italiana di Storia Militare

Per la conferenza è consigliata la prenotazione, mentre per partecipare alla cena è obbligatoria la prenotazione entro le ore 12.00 di lunedì 4 aprile.

Scarica la Locandina con il programma:

Online il III numero di Arma!

Arma VirumQue num. III è finalmente online
Scarica qui il nuovo fascicolo! (click here)

In questo terzo numero della Rivista si spazierà dalla cavalleria iberica, alla Rhodesia degli anni ‘70, passando per la difesa del limes renano sotto Giuliano, la panoplia longobarda, il mercenariato altomedievale, la battaglia di Leuthen del 1757, un progetto di confederazione degli Stati italiani del XVIII secolo e l’evoluzione del P 26/40 tra le due Guerre.Infine, prosegue la traduzione del pamphlet satirico tedesco che ci porterà ora ai piedi della Cittadella di Torino, con una rapida analisi delle forze francesi scese in campo per l’assedio.

Intervista di Digi.To al nostro Direttore!

Adele Geja, redattrice di Digi.to, ha intervistato il nostro Direttore Francesco Biasi per Arma VirumQue!

L’articolo è consultabile online sulla pagina di Digi.to (qui).

[Si riporta integralmente l’intervento]

ArmaVirumQue, un nuovo punto di vista sulla storia militare

Abbiamo intervistato il giovane direttore di una rivista universitaria che punta a rilanciare in modo innovativo gli studi sulle guerre

Adele Geja

La Redazione di Arma VirumQue

Studiare i conflitti tra popoli come fatto umano e indagare in modo scientifico tutte le implicazioni sociali a essi collegati nelle varie epoche storiche, aprendosi anche al pubblico extra accademico. È questo lo scopo di ArmaVirumQue, rivista universitaria fondata da un gruppo di studenti del Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino, che hanno messo in pratica la loro passione per la ricerca e la divulgazione.
La pubblicazione, che gode del sostegno della Società Italiana di Storia Militare, ha l’obiettivo di creare un network di esperti e appassionati per ridare vita a una disciplina quasi mai affrontata negli atenei italiani.
Per capire meglio come e perché è nata questa iniziativa abbiamo intervistato Francesco Biasi, 23 anni, studente di Scienze Storiche, fondatore e direttore della rivista.

Perché parlare di storia militare?
«A differenza di quanto comunemente si pensi, questa disciplina non si esaurisce in una sterile conoscenza erudita dei nomi dei reggimenti sui campi di battaglia o della tipologia di armi utilizzate da un certo esercito, né in uno studio apologetico e militaristico dei conflitti. Si fonda infatti su un approccio interdisciplinare alla guerra come fatto umano e sociale, che coinvolge tutti i campi e le epoche della ricerca storica e accoglie i contributi di molte altre materie, come politica, economia, sociologia, diritto, ma anche storia della scienza e della tecnologia, arte, letteratura e filosofia. Il verso di Virgilio scelto come titolo della rivista esprime bene la sua duplice natura, ovvero le armi e gli uomini: dallo studio tecnico della fattura dei mezzi bellici all’indagine psicologica del singolo soldato in battaglia».

All’estero questi studi sono più diffusi?
«Sì, in particolare nel mondo anglofono ci sono interi dipartimenti dedicati allo studio della storia militare, mentre in Italia gli studi e le cattedre sono venuti meno, lasciando un vuoto storiografico riempito negli anni da pubblicazioni di scarso valore scientifico o da studi dello Stato Maggiore dell’Esercito, che spesso risentono della mancanza di una formazione storica accademica. Con il nostro progetto vorremmo far rivivere uno studio apolitico e imparziale dei conflitti, che possa influire positivamente su quegli stereotipi negativi che ammantano troppo spesso quest’ambito di ricerca».

Com’è nata l’idea della rivista?
«Dopo una breve esperienza all’interno di Ars Militaris, società padovana di storia e cultura militare, nel settembre 2020 ho pensato per la prima volta di far partire un progetto simile anche a Torino, con l’obiettivo di reintrodurre nel dibattito accademico e divulgativo la storia militare. L’idea ha preso forma durante l’autunno 2020, quando ho coinvolto alcuni amici e compagni di corso con cui ho lavorato alla fondazione della rivista, impiegando in modo costruttivo le tante ore chiusi in casa per via del lockdown».

Dopo come si è sviluppato il progetto?
«Inizialmente ci siamo concentrati sulla pubblicazione del primo numero della rivista, in formato digitale e cartaceo, con alcuni articoli frutto di ricerche dei membri della redazione, che affrontano svariati episodi o fenomeni bellici, spaziando dalla storia antica a quella contemporanea. Benché ci sia ancora molto da migliorare, tutte le nostre pubblicazioni seguono i criteri della ricerca accademica affinché la nostra opera, se pur spesso divulgativa, possa avere un peso scientifico riconoscibile. Per farci conoscere anche al di fuori del contesto universitario abbiamo creato il sito, dove pubblichiamo i numeri della rivista in formato pdf, insieme a materiali di approfondimento e news su eventi e conferenze. Grazie all’apertura delle nostre pagine social su Instagram e Facebook la redazione si è allargata a studenti, laureati e dottorandi provenienti da altri atenei italiani o stranieri».

Quali sono i traguardi più importanti raggiunti in questi mesi?
«Abbiamo pubblicato il secondo numero della rivista, migliorato il sito, le pagine social e la veste grafica, con un taglio snello e giovanile. Grazie all’ospitalità del Club Scherma Torino abbiamo organizzato a settembre un convegno di tre giorni con gli amici del gruppo di Bologna Casus Belli e la partecipazione di Virgilio Ilari, presidente della Società Italiana di Storia Militare, per discutere delle attuali prospettive di studio e ricerca della storia militare. Infine, in collaborazione con l’Associazione di Storia Contemporanea del professor Marco Severini dell’Università di Macerata, siamo stati al Salone del Libro dove abbiamo esposto al pubblico le copie cartacee dei nostri lavori e le nostre attività».

Quali sono i vostri progetti futuri?
«Obiettivo principale è concludere la nostra raccolta fondi per poter registrare la rivista presso il Tribunale di Torino, diventando un periodico a tutti gli effetti. Stiamo vagliando inoltre l’opportunità di riunirci sotto qualche forma associativa e di fondare un centro culturale di dibattito e divulgazione storica. Crediamo infatti che gli storici dovrebbero aprirsi maggiormente al pubblico non universitario, uscendo dall’erudizione accademica e coinvolgendo in modo inclusivo i cittadini in progetti di divulgazione ed educazione civica».

26 giugno: in arrivo il secondo numero!

Il 26 giugno sarà pubblicato il tanto atteso secondo numero di Arma VirumQue!!!

Esattamente come per la prima pubblicazione, il volume sarà scaricabile gratuitamente dal nostro sito nella sezione pubblicazioni o dalla pagina di Academia.edu.

All’interno, ben nove interventi – per un totale di quasi 200 pagine -investigheranno le diverse sfaccettature della Storia Militare dall’antichità persiana sino alla guerra del Pacifico del secondo conflitto mondiale.

Vi aspetteranno diverse sorprese!

Rimanete sintonizzati: nei prossimi giorni ci potrebbero essere alcuni piccoli spoiler!!!

Nasce una nuova sezione del nostro sito!

E’ nata una nuova sezione del nostro sito, ideata per raccogliere locandine ed info relativi a tutti gli appuntamenti, conferenze, conversazioni e incontri che trattino di Storia Militare e non.

Alla nostra pagina “Appuntamenti” potrai consultare tutte le conferenze programmate di cui siamo a conoscenza, per una maggiore diffusione del sapere storico!

Invitiamo quindi tutti gli enti, associazioni, università, professori a tenerci aggiornati sulle loro attività inviandone i materiali alla mail di Redazione:
arma.virumque.to@gmail.com

FASCICOLO DI STORIA MILITARE ANTICA

La Nuova Antologia Militare, Rivista interdisciplinare della Società Italiana di Storia Militare, ha pubblicato e reso reperibile gratuitamente in PDF il fascicolo di Storia Militare Antica

La Società Italiana di Storia Militare, con la quale collaboriamo, rappresenta uno degli enti di ricerca e di pubblicazione sulla Storia Militare tra i più importanti d’Italia. All’interno dei suoi interessantissimi fascicoli, accademici e studiosi di tutto il mondo presentano le proprie riflessioni ed analisi.

Inoltre, la Società, pur reggendosi unicamente sulle quote associative degli iscritti, rende disponibili a titolo completamente gratuito ed in formato digitale i propri lavori.

Il numero è interamente scaricabile gratuitamente dal sito:  Nuova Antologia Militare

Arma VirumQue chiede il tuo appoggio!

E’ iniziata la campagna di crowfunding per permettere la registrazione di Arma VirumQue al Tribunale di Torino.

La sua registrazione rappresenterebbe un passo importante per la Redazione, i cui autori, giovani studenti dell’Università, vedrebbero riconosciuto il proprio lavoro.

Inoltre, ciò permetterebbe di accedere a quei finanziamenti statali e riconoscimenti legali che daranno la possibilità di una diffusione cartacea della rivista con l’acquisto dei codici ISBN.

Il finanziamento di questo progetto porterebbe quindi ad un’importante crescita professionale per la Redazione nel suo complesso, ma anche per i suoi giovani componenti.

Sosteneteci nel nostro Progetto ed aiutate  questo giovane Reggimento con una donazione libera!

Per aiutarci in questa campagna visitare il sito:

https://www.derev.com/arma-virumque

La Redazione ringrazia!

La Redazione ringrazia tutti coloro che in queste settimane ci hanno sostenuto. Primi tra tutti i numerosi lettori della Rivista, ma soprattutto i membri del corpo accademico torinese ed italiano che ci hanno dimostrato il loro affetto ed il loro appoggio.

Forti quindi del valore del nostro lavoro, ci impegniamo a garantire gli standard di qualità del primo numero e ci prepariamo alle sfide del futuro: dal secondo numero – che sarà edito nel mese di giugno – all’organizzazione di cicli di conferenze e seminari, non appena la situazione pandemica lo consentirà.

Ribadiamo ancora una volta i nostri ringraziamenti per le innumerevoli lettere di congratulazioni e messaggi d’affetto ricevuti in queste settimane.

Arma VirumQue approda su Academia.edu

Dopo la pubblicazione del primo numero della rivista (scaricabile dalla sezione “pubblicazioni“), Arma VirumQue invade il Web ed approda su Academia.edu!

Questa piattaforma verrà utilizzata come un ulteriore spazio di condivisione dei nostri numeri della rivista e dei nostri articoli, per garantire sempre un maggior livello di diffusione e di reperibilità dei nostri elaborati.

Quindi seguiteci anche sulla nostra pagina di Academia.edu e rimanete sempre aggiornati!

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